Da dove parte un nuovo edificio?
Come consolidare staticamente un fabbricato esistente?
Sia che stiate costruendo una nuova abitazione o ristrutturandone una già esistente, la stabilità dell’intera struttura deve essere una priorità. Se le fondamenta non sono in piano e non sono solide, il rischio di compromettere l’uniformità dell’abitazione è molto alto. Con il tempo, a causa della composizione del suolo, dell’azione delle piogge e di altre varianti, il terreno potrebbe subire uno sprofondamento.
Delle solide fondamenta scongiurano la formazione di umidità, di crepe sulle pareti e dislivelli nella pavimentazioni.
Per evitare che la sicurezza della vostra casa venga seriamente compromessa, vediamo insieme come realizzare delle fondamenta solide.
Si tratta di casseforme modulari in plastica riciclata che posate e agganciate tra di loro fungono da cassaforma a perdere per la realizzazione di un piano orizzontale al di sotto del quale si forma una cavità ventilata. Il sistema è completato da pannelli in plastica che permettono di gettare le travi di fondazione insieme al pavimento rendendo ancora più rapida la realizzazione del vespaio.
Il vuoto sottostante viene essere messo in collegamento con l’esterno tramite la creazione di opportune aperture sulle travi intermedie e sui cordoli perimetrali. Gli sfoghi con l’esterno devono risultare a quote differenziate fra il lato caldo (generalmente sud) e il lato freddo (generalmente nord) per provocare una ventilazione naturale che permetta all’aria esterna di entrare dalle aperture poste sui lati più freddi, ed uscire dal vespaio in base al noto effetto camino dalle aperture poste ad altezza maggiore (anche a tetto, se possibile) sui lati caldi. Ciò facilita l’uscita verso gli ambianti esterni, e non all’interno dell’abitazione, dell’eventuale gas radon risalente dal terreno.
Questa tipologia di fondazioni la realizziamo spesso per le nuove abitazioni in legno, ma anche per quelle classiche in muratura.